La Festa del Maja, un inno alla primavera

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Il Maja

E’ una struttura a cono con caratteri antropomorfi, ricoperto da fiori di campo, erbe e primizie.

“Ko je reka ka Maja nimaša dokj, jiskod vana ka ga vidiš prokj” – “Chi ha detto che il Maja non sarebbe venuto, esci fuori che lo vedi passare”, si sente cantare il primo maggio, ad Acquaviva Collecroce quando ha inizio la Festa del Maja. 

La preparazione del fantoccio inizia il giorno precedente la festa, quando un gruppo di persone si reca nelle campagne attorno al paese a raccogliere fiori e primizie che saranno poi utilizzati per l’addobbo della struttura. La mattina della festa si fanno gli ultimi ritocchi e quando tutto è pronto, un uomo si infila al suo interno e lo trasporta fino alla piazza del paese, dove ha inizio la festa. Qui ad attenderlo c’è tutta la popolazione, persone forestiere ed anche compaesani che tornano dall’estero per riscoprire questa antica festa e sentire forte il legame con il loro paese di origine.

Così tra danze, canti popolari e al suono degli strumenti tradizionali, il Maja inizia la sua processione per le vie del paese seguito da questa folla festosa che di tanto in tanto si sofferma presso gli usci delle case ad assaporare i cibi e il vino locali offerti dalla gente del luogo.