Una leggenda che unisce cinque chiese molisane
Il Molise, una terra ricca di luoghi magnifici, tradizioni secolari e…leggende!
C’era una volta, così iniziano le favole. La storia che raccontiamo, invece, fonde mito e storia, suggestioni e luoghi di culto: la leggenda del Re Bove.
C’era una volta, appunto, un re di nome Bove, follemente innamorato di sua sorella. A tal punto da volerla sposare, cosa proibita!
L’amore, però, vince su tutto e il re, deciso ad andare fino in fondo, arrivò a chiedere il permesso al Papa in persona che, dapprima reticente, decise di stringere col Re un accordo.
Avrebbe potuto sposare la sorella se in una notte avesse edificato cento chiese.
Re Bove, ovviamente, accettò, e pur di portare a termine questa missione impossibile vendette l’anima al diavolo. Il demonio rompeva le pietre e il re le posizionava una sopra l’altra per costruire le chiese.
Il ripensamento
All’alba, però, durante l’edificazione dell’ultima chiesa, il re ebbe un ripensamento. Chiese dunque perdono a Dio che accettò. Diversamente la prese il diavolo che, furioso per la sconfitta, scagliò contro l’edificio una pietra. Pietra che è ancora lì, dopo secoli, a testimonianza di questa leggenda.
Le chiese
Delle cento chiese edificate, purtroppo, si ha testimonianza solamente di sette, cinque delle quali presenti in Molise.
Queste sono Maria Santissima Assunta a Ferrazzano, Santa Maria di Monteverde tra Vinchiaturo e Mirabello Sannitico, Santa Maria a Monte a Cercemaggiore, San Leonardo a Campobasso e Santa Maria della Strada a Matrice.
Le ultime due, più di tutte, raccontano della leggenda del Re Bove. Sulla facciata di San Leonardo, infatti, è presente un bassorilievo raffigurante un bue. Ancor più evidente Santa Maria della Strada dalla cui facciata fuoriescono due buoi. Quest’ultima, inoltre, è proprio la centesima chiesa, e nei pressi, infatti, si trova il “cantone del diavolo”, la roccia che testimonia la sconfitta del demonio.