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Il Natale e le manifestazioni che rendono protagonista il fuoco
L’inverno, il buio, il freddo. Bastano questi pochi elementi per aver voglia di stare vicino al camino con un bel fuoco acceso. Se poi aggiungiamo l’atmosfera natalizia il quadro è completo e basta il pensiero per sentire il calore ed il crepitìo di questo elemento. In questo periodo, però il fuoco assume numerosi significati e diventa così importante da svolgersi numerosi riti del fuoco in diversi comuni della regione.
Il fuoco riscalda, serve per cucinare, illumina. Ma serve anche per difendersi dagli animali in caso ci si trovasse all’aperto. Tutto ciò aiuta a far comprendere il perché di una tale importanza, non solo in inverno, soprattutto nelle abitudini del passato e nelle culture contadine e pastorali. Per avere il fuoco, però, è imprescindibile il legno. Lo si può usare di ogni tipologia, ma è questo l’elemento che, bruciando, consente al fuoco di continuare a vivere.
In Molise sono diversi i comuni che, nel periodo natalizio, portano avanti riti del fuoco. Il primo, più importante e addirittura più grande al mondo è la ‘Ndocciata di Agnone (in foto). Le ‘ndocce sono torce realizzate in legno di abete completate con rami di ginestra per bruciare meglio e dare il caratteristico scoppiettio. Queste rappresentano le torce utilizzate dai pastori nel passato quando, la notte del 24 dicembre, dalle campagne si recavano in paese per assistere alla messa di mezzanotte. E come detto in apertura, avevano bisogno di illuminare il cammino, riscaldarsi e difendersi dagli animali.
Ad Agnone la manifestazione ha raggiunto dimensioni tali da farla essere diventata la più grande al mondo. Per tale motivo è stata aggiunta un’ulteriore data per farla vivere anche ai turisti. Oltre alla vigilia di Natale, infatti, si tiene anche il secondo sabato di dicembre. Le ‘ndocce, dalle più piccole alle più grandi, vengono portate da bambini e adulti in numero crescente con l’ultima, solitamente, formata da 22 o 24 ‘ndocce unite tra loro.
Gli altri riti del fuoco
Come detto in Molise sono diversi i comuni che portano avanti riti del fuoco, tutti più o meno con le stesse modalità e con ‘ndocce simili. Se in alcuni paesi si utilizza il legno degli alberi, in altri queste sono realizzate con delle canne legate tra loro. I riti più importanti, tutti della vigilia di Natale, sono:
- le ‘ndocce di Civitanova del Sannio, Pietrabbondante, Bagnoli del Trigno e Belmonte del Sannio;
- le farchie di Salcito, Roccavivara e Montefalcone nel Sannio;
- la Faglia di Oratino.
Tra queste, alcune sono realizzazioni simili a quelle di Agnone, altre sono delle specie di colonne, messe in piedi alle quali viene dato fuoco.
La più grande è sicuramente la Faglia di Oratino (foto sotto). Questa è realizzata con fasci di canne intrecciati tra loro fino a raggiungere una lunghezza di 13 metri per un diametro di uno e trasportata a spalla dall’ingresso del paese fino al campanile della chiesa posta nel cuore del borgo. Qui viene innalzata e incendiata con il fuoco che brucia tutta la notte.
Giorni
14 Dicembre 24
25 Dicembre 24
Orario
18:00 - 10:00
Informazioni/Da sapere
Adatto a Tutti
Accessibile in sedia a rotelle
Località/Il posto
Indirizzo
Molise, Italia
Come arrivare